giovedì 17 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
giovedì 19 novembre 2009
domenica 4 ottobre 2009
Vivere sugli alberi
“Mio fratello”, rispose [il fratello di Cosimo], “sostiene che chi vuole guardare bene la terra deve tenersi alla distanza necessaria”, e il Voltaire apprezzò molto la risposta.
martedì 29 settembre 2009
Periodismo libero?
LA LETTERA - la Rai ha l'intenzione di togliere la tutela legale a report
Ho una trentina di cause. E non riesco
ad avere una polizza per le spese legali
Solo una compagnia inglese e una americana disponibili a rifondere il danno, ma non le spese
Luigi Ferrarella, sulle pagine di questo giornale, ha sollevato un problema che condivido e mi tocca da vicino: la pressione politica (che in Italia è particolarmente anomala) sul condizionamento della libertà d’informazione forse non è l’aspetto più importante, anche se ciclicamente emerge quando coinvolge personaggi noti. Per questo facciamo grandi battaglie di principio e ignoriamo gli aspetti «pratici». Premesso che chiunque si senta diffamato ha il diritto di querelare, che chi non fa bene il proprio mestiere deve pagare, parliamo ora di chi lavora con coscienza. Alla sottoscritta era stata manifestata l'intenzione di togliere la tutela legale.
La direzione della terza rete ha fatto una battaglia affinché questa intenzione rientrasse, motivata dal dovere del servizio pubblico di esercitare il giornalismo d’inchiesta assumendosene rischi e responsabilità. Nell’incertezza sul come sarebbe andata a finire ho cercato un’assicurazione che coprisse le spese legali e l’eventuale danno in caso di soccombenza dovuta a fatti non dolosi. Intanto sul mercato italiano, di fatto, nessun operatore stipula polizze del genere, mentre su quello internazionale questa prassi è più diffusa. Bene, dopo aver compilato un questionario con l’elenco del numero di cause, l’ammontare dei danni richiesti e l’esito delle sentenze, una compagnia americana e una inglese, tenendo conto del comportamento giudicato fino a questo momento virtuoso, si sono dichiarate disponibili ad assicurare l’eventuale danno, ma non le spese legali. Sembra assurdo, ma il danno è un rischio che si può correre, mentre le spese legali in Italia sono una certezza: le cause possono durare fino a 10 anni e chiunque, impunemente, ti può trascinare in tribunale a prescindere dalla reale esistenza del fatto diffamatorio.
A chi ha il portafogli gonfio conviene chiedere risarcimenti miliardari in sede civile, perché tutto quello che rischia è il pagamento delle spese dell’avvocato. L’editore invece deve accantonare nel fondo rischi una percentuale dei danni richiesti per tutta la durata del procedimento e anticipare le spese ad una montagna di avvocati. Solo un editore molto solido può permettersi di resistere. Quattro anni fa mi sono stati chiesti 130 milioni di euro di risarcimento per un fatto inesistente, e la sentenza è ancora di là da venire. Se alle mie spalle invece della Rai ci fosse stata un’emittente più piccola avrebbe dovuto dichiarare lo stato di crisi. Visto che ad oggi le cause pendenti sulla mia testa sono una trentina, è facile capire che alla fine una pressione del genere può essere ben più potente di quella dei politici, e diventare fisicamente insostenibile. Questo avviene perché non esiste uno strumento di tutela. L’art. 96 del codice di procedura civile punisce l’autore delle lite temeraria, ma in che modo? Con una sanzione blanda, quasi mai applicata, che si fonda su una valutazione tecnica «paghi questa multa perché hai disturbato il giudice per un fatto inesistente». Nel diritto anglosassone invece la valutazione è «sociale», e il giudice ha il potere di condannare al pagamento di danni puntivi «chiedi 10 milioni di risarcimento per niente? Rischi di doverne pagare 20». La sanzione è parametrata sul valore della libertà di stampa, che viene limitata da un comportamento intimidatorio. La condanna pertanto deve essere esemplare. Ecco, copiamo tante cose dall’America, potremmo importare questa norma. Sarebbe il primo passo verso una libertà tutelata prima di tutto dal diritto. Al tiranno di turno puoi rispondere con uno strumento politico, quale la protesta, la manifestazione, ma se sei seppellito dalle cause, anche se infondate, alla fine soccombi.
Milena Gabanellivenerdì 25 settembre 2009
Fate il passaparola
Pensa di essere in ospedale ricoverato o per eseguire degli accertamenti oppure anche solo per portare un saluto ad un parente, un conoscente o un amico.
Spesso i corridoi di queste strutture sono deprimenti e le immagini appese ai muri non aiutano molto a ravvivare l’ambiente.
In occasione della ristrutturazione di un reparto cardiologico dell’ospedale di Belluno il personale ha pensato di abbellire le pareti del corridoio con delle foto colorate e possibilmente che portino un sorriso o un emozione ai degenti, anche al personale che vi lavora o a chi vi rimane per il tempo di un saluto.
Ti chiediamo allora di donare una foto stampata, se possibile almeno 30×40… quella che ti piacerebbe vedere se ti capitasse di essere in un ospedale.
La tua foto sara’ incorniciata ed esposta con il tuo nominativo e provenienza.
Per ulteriori informazioni e per sapere l’indirizzo a cui spedire la foto rivolgersi al seguente indirizzo mail
tella1967@libero.it
Un ringraziamento anticipato a tutti coloro che parteciperanno all’iniziativa o anche solo si e’ concesso il tempo di una riflessione.
martedì 22 settembre 2009
lunedì 21 settembre 2009
mercoledì 16 settembre 2009
sabato 12 settembre 2009
Proprio così...
che ci fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto sia:
di doman non c'è certezza"
martedì 8 settembre 2009
Influenza A
mercoledì 8 luglio 2009
martedì 7 luglio 2009
giovedì 18 giugno 2009
lunedì 15 giugno 2009
Charles Chaplin Citazioni
Non appena ho cominciato ad amarmi ho trovato che le emozioni che mi facevano soffrire come l’angoscia sono solo sintomi di comportamenti che vanno contro la mia propria verità.
Oggi, io so che questa è “autenticità“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho capito quanto può offendere forzare i nostri desideri su un’altra persona, anche quando non è il giusto momento e quando la persona non è pronta, e anche qunado quella persona sono io.
Oggi lo chiamo “rispetto“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di desiderare una vita differente, ed ho potuto vedere che tutto quanto mi circondava mi invitava a crescere.
Oggi la chiamo “maturità“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho capito che ad ogni circostanza, sono nel posto giusto al momento giusto, e che tutto succede nel momento esatto; in questo modo posso rimanere calmo.
Oggi la chiamo “fiducia in sé stessi“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di sprecare il mio tempo, ho smesso di progettare grosse imprese. Oggi faccio solo ciò che mi porta gioia e felicità, solo ciò che amo fare e le faccio a modo mio e con i miei tempi.
Oggi la chiamo “semplicità“.
Non appena ho cominciato ad amarmi mi sono liberato di tutto ciò che non è buono per la mia salute: cibo, persone, cose, situazioni e tutto ciò che mi porta giù e londano dal mio Sé. Questa attitune dapprima la chiamavo un sano egoismo…
Oggi la chiamo “amore per sé stessi“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho smesso di provare ad essere sempre corretto, e da allora mi sbaglia di meno.
Oggi ho scoperto che questa è “modestia“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi per il futuro. Adesso, vivo solo per il presente, qualsiasi cosa succeda.
Oggi vivo giorno per giorno, e la chiamo “realizzazione“.
Non appena ho cominciato ad amarmi ho riconosciuto che la mia mente può disturbarmi fino a farmi stare male. Da quando l’ho connessa al mio cuore, la mia mente è diventata mia alleta.
Oggi la chiamo “saggezza del cuore“.
Non abbiamo più bisogno di aver paura delle discussioni, dei confronti o di ogni altro tipo di problemi con noi stessi o con gli altri. Anche le stelle collidono, e dal loro scontro nascono nuovi mondi.
Oggi io la chiamo “vita“!
Ecco ancora due sue citazioni:
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.
Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei! Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi.
Bello bello!! Grazie a Benvenuti in paradiso
giovedì 11 giugno 2009
Poesia
L'ho letta nel blog Benvenuti in Paradiso e mi è piaciuta tanto perciò la comparto. Consiglio, se ti piace l'India, la lettura di questo post
È questo il giorno in cui cambio la vita
È questo il giorno in cui cambio la vita
Oggi rinnovo il vecchio e il cadente
In quest’istante la storia comincia
Da ora è il cuore che guida la mente
Non voglio più le certezze fallite
Né le chimere e i fantasmi di ieri
Niente più trappole nei sentimenti
Niente più ingorghi nei miei pensieri
Non voglio più tutto ciò che non serve
Che mi rallenta e affatica il cammino
Non voglio più tutto ciò che divide
Che m’allontana da chi mi è vicino
Voglio nuotare sopra i miei drammi
Come il delfino sull’onda argentata
Voglio salire veloce e leggero
Come va il falco alla cima innevata
Voglio spezzare ogni laccio o catena
Ogni ricordo che oscura l’umore
Ogni concetto che affanna il respiro
Ogni parola che è solo rumore
Voglio vedere ogni forma e sostanza
Ardere il mondo in colori di luce
Voglio sentire canzoni di gioia
Da ogni terra in un’unica voce
È questo il giorno in cui cambio la vita
Oggi mi scordo di ogni dolore
Non sono più uno schiavo dei sogni
Sono una stella che splende d’amore
Trovo che sia molto ma molto bella, anche la selezione degli immagini
mercoledì 10 giugno 2009
martedì 9 giugno 2009
La droga, brutta cosa...
Leggo il giornale e sinceramente credo che i politici ormai ci ridono in faccia, ci prendono per i fondelli...
Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, dichiara che la povertà disminuisce... si si.. avete letto proprio bene! e se non mi credete ecco l'articolo
Forse dovrebbe scendere della macchina blu e fare una passeggiata a piedi, così vede che ogni giorno c'è più gente che dorme per strada, così vede che c'è tanta gente, soprattutto anziani, che rovistano nella spazzatura cercando qualcosa per mangiare, che ci sono tante famiglie che non arrivano a fine mese, che la coda per mangiare al Caritas si fa più lunga e dovrebbe provare soltanto per un mese a vivere con il mio stipendio e mi ritengo fortuna di non avere figlie... faccio fatica a mantenermi da sola!!
Il On. Brunetta parla di statistiche... mi chiedo quali ha visto... forse statistiche di tantissimi anni fa.
Io grido: si aggiorni Ministro!! e sennò faccia due passi per Roma. Deficiente!
mercoledì 3 giugno 2009
venerdì 29 maggio 2009
Salviamolo!!!
Il proprietario lo vuole dare al commerciante per ucciderlo salviamolo.
Se qualcuno conosce qualche associazione il cavallo...
Mi contatti!!
giovedì 28 maggio 2009
Buuuuuuuuuuuuuuuuu
martedì 26 maggio 2009
lunedì 25 maggio 2009
venerdì 15 maggio 2009
Los piojos
Spero sia di vostro gradimento:
E la canzone dedicata al più grande...
mercoledì 13 maggio 2009
giovedì 7 maggio 2009
lunedì 4 maggio 2009
Poesia
ma i miei occhi ciechi non la vedono.
La luna è dentro di me, il sole è dentro di me.
Da solo il tamburo dell’eternità rimbomba dentro,
ma sorde le mie orecchie non lo sentono.
Finchè l’uomo per l’io e il mio s’affanna
il suo lavoro non vale nulla:
quando tutto l’amore per l’io e il mio è morto
allora il lavoro del Signore è fatto.
Perchè il lavoro non ha altro scopo che ottenere la conoscenza,
quando questo accade, allora si mette via il lavoro.
Il fiore fiorisce per frutto.
Quando il frutto arriva il fiore secca.
Il muschio è nel cervo, ma non lo cerca dentro:
vaga e vaga ancora in cerca d’erba.
Kabir
lunedì 20 aprile 2009
Crisis di qua, crisis di là, crisis crisis ovunque
mercoledì 15 aprile 2009
Ma si può??
martedì 7 aprile 2009
Buono saperlo
La Pfizer risarcisce i «bimbi di Le Carré»
Un farmaco, testato in un campo profughi nigeriano, causò 11 morti
I medici della Pfizer erano arrivati con le loro valigette cariche di medicinali nello scassatissimo ospedale per le malattie infettive della città di Kano, nel nord della Nigeria. Era il 1996 e un'epidemia di meningite stava uccidendo migliaia di persone. La loro sembrava una missione umanitaria e quando scelsero di curare 200 bambini malati, i genitori si reputarono fortunati. Non sapevano che i loro figli stavano per sperimentare il Trovan, una nuova medicina che, nelle speranze della casa farmaceutica, sarebbe diventata l'antibiotico a largo spettro del futuro. Ma il farmaco non ebbe l'effetto sperato, tanto che il Trovan oggi non è più in commercio. Undici bambini morirono e altri rimasero sordi, ciechi o con danni permanenti al cervello. Allora il team della Pfizer fece le valigie e se ne andò dimenticando la gente malata che faceva la fila davanti al loro ufficio. Tredici anni dopo quei piccoli hanno ottenuto giustizia.
IL RISARCIMENTO - La Pfizer, qualche giorno fa, ha accettato di versare 75 milioni di dollari (56 milioni di euro) come risarcimento alle autorità locali. Una parte dei soldi (35 milioni di dollari) andrà ai familiari delle vittime e ai bambini rimasti menomati: come l'allora quattordicenne Hajara, diventata sordomuta o come Anas Mohammadu che di notte sogna di fare il soldato ma che a scuola viene soprannominato «sgorbio» perché le sue gambe sembrano fatte di pastafrolla e dalla sua bocca esce di continuo della bava. Altri 30 milioni saranno usati per ristrutturare l'ospedale delle malattie infettive e il resto servirà a coprire le spese legali sostenute dallo Stato di Kano nei vari procedimenti.
DUE AVVOCATI «QUALUNQUE» - A piegare il colosso farmaceutico sono stati due avvocati qualunque: il giovane nigeriano Etigwe Uwo e il divorzista del Connecticut Richard P. Altschuler. Insieme hanno rappresentato gli interessi delle famiglie africane danneggiate in una causa collettiva che non ha precedenti nella storia. Dapprima la Pfizer ha negato con forza ogni accusa. Quei bambini, ha sostenuto, non sono stati danneggiati dalla medicina ma dalla meningite che, in quel periodo, ha ucciso 11mila persone. Ma i genitori sapevano? Il governo nigeriano ha dimostrato di no. «L'esperimento - è stata la conclusione di una commissione di esperti - era illegale e non autorizzato. Un chiaro caso di sfruttamento dell'ignoranza». Nonostante il risarcimento Uwo e Altschuler continueranno la loro causa negli Stati Uniti. La loro tenacia ha ispirato il romanzo di John Le Carré The Constant Gardener. «Paragonata alla realtà - disse poi lo scrittore - la mia storia è banale come una cartolina».
Monica Ricci Sargentinigiovedì 2 aprile 2009
Alcuni sono stati fortunati
A Milano i randagi di Modica
I cani del branco killer in aereo dalla Sicilia per essere adottati. Ci sono anche 10 cuccioli
Dalle spiagge di Modica all’ombra della Madonnina. Sono atterrati questa mattina all’aeroporto di Linate i quattordici cani randagi raccolti dai volontari dell’Oipa (organizzazione internazionale di protezione degli animali). Fino a qualche giorno fa vagavano per i vicoli di Modica e sul lungomare, proprio come il branco di randagi che ha ucciso un bimbo di dieci anni, Giuseppe Brafa. Invece oggi le guardie eco-zoofile dell’associazione li hanno affidati al canile «Il ponticello» di Paullo, dove trascorreranno un periodo di quarantena, prima di poter varcare la soglia delle loro nuove case.UNA NUOVA FAMIGLIA – Quasi tutti questi randagi, quasi tutti meticci, sono già stati adottati. Uno da una famiglia milanese, un’altra da un ragazzo che vive nell’hinterland. Quattro cuccioletti, invece, andranno a Cremona. Nel gruppo sbarcato oggi a Milano, infatti, c’erano anche dieci cuccioli, quattro dei quali erano stati gettati in un cassonetto. Nei giorni successivi alle brutali aggressioni dei branchi, che hanno portato alla morte di Giuseppe e al ferimento di un altro bimbo di 9 anni e di una turista tedesca di 24, nella zona di Modica e Scicli si era scatenata una sorta di rappresaglia contro i branchi di cani randagi. Molti cacciatori avevano sparato ai cani che vagavano soli per le strade, mentre decine di altri animali erano caduti vittime di polpette di cibo avvelenato. I cuccioli, invece, venivano gettati nella spazzatura. «Da stamattina continuiamo a ricevere telefonate di persone che intendono adottarli – spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto (telefono 02/6427882) – I destinatari, però, saranno scelti dopo una selezione adeguata per evitare che i cani finiscano di nuovo in mano a chi non è in grado di prendersene cura. Escludiamo poi di fare altri trasferimenti dalla Sicilia: occorre risolvere la situazione in loco».
TRAGEDIA – I cani del branco killer del piccolo Giuseppe erano randagi di terza generazione, cioè del tutto inselvatichiti. Ora sono sotto sequestro in due canili del Ragusano. «Uno di loro ha una pallottola nella spalla, un altro, che pesa quasi 80 chili, è ferito alle orecchie e a una zampa. Segno dei maltrattamenti che subivano costantemente all’interno della struttura a cui il comune li aveva affidati» racconta Valentina Raffa dell’Oipa di Ragusa. I cani erano infatti in cura a Virgilio Giglio, oggi indagato per omicidio colposo, insieme a due veterinari dell’Ausl 7 di Ragusa.
ACCUSE – «L’Oipa si unisce al cordoglio per la morte del piccolo Giuseppe – sottolinea Comparotto - ma questa tragedia si poteva evitare se ci fosse stata una maggiore responsabilità da parte delle amministrazioni locali. Sono anni che l’Oipa parla delle inadempienze di molti comuni in Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna che, invece di provvedere alla costruzione di canili comunali, collaborando con le associazioni animaliste come avviene in Lombardia, preferiscono demandare il problema convenzionandosi con strutture, spesso veri e propri canili lager, che hanno come unico scopo il lucro e non il benessere del cane. E sono anni che l’Oipa parla di sterilizzazioni per non far proliferare il fenomeno del randagismo».
IL MODELLO LOMBARDO – In Lombardia il problema è praticamente inesistente, grazie al sistema dell’anagrafe canina, a cui è obbligatorio iscrivere il proprio animale e il microchip che permette di risalire al suo proprietario. Al canile del parco Forlanini di Milano chi desidera adottare un cane di una razza particolarmente impegnativa (come i pitbull, i rottweiler, gli alani) viene sottoposto anche a un colloquio psicologico. «Non tutti sono adatti a tenere certe razze. Un anziano, ad esempio, non dovrebbe mai acquistare un pitbull perché non sarebbe in grado di tenerlo sotto controllo in strada» spiega Comparotto.
Almeno, alcuna volte, l'uomo riesce a rimediare il danno che fa... peccato che una seconda chance al piccolo Giuseppe rientra nei "miracoli".
Ancora???
Forse tenta di stabilire un record questo signore? Vuole entrare nei Guiness?? Boh Ma basta Berlusconi di lasciarci nel ridicolo!!!
lunedì 30 marzo 2009
giovedì 19 marzo 2009
Umani di merda
Ma come sempre ci pensano gli animali a farci imparare qualcosa sull'amore. Il suo compagno è rimasto a lungo a vegliarla.
La cicogna ammazzata aveva nella sua pancia 5 uova ed è stata uccisa dentro un'aerea protetta. Io le auguro la stessa fine al cretino che ha avuto questa geniale idea.
Poi in questi giorni sono state notizie gli attachi dei cani randaggi... è colpa dei cani?? sono loro i responsabili delle morti?? CERTAMENTE NO. I responsabili della morte di un bambino di 10 anni, più i tanti casi di persone ferite perché sono state attaccate, sono le persone che hanno abbandonato i cani alla loro fortuna.
Veramente gli umani come razza facciamo schifo! meno male che non tutti siamo dentro la stessa borsa.
lunedì 16 marzo 2009
lunedì 2 marzo 2009
Non trovate che...
lunedì 23 febbraio 2009
Facepericolo
giovedì 19 febbraio 2009
ATTENZIONE RAGAZZE!!!!!
lunedì 16 febbraio 2009
Gesto d'amore
lunedì 9 febbraio 2009
Una delle mie preferite
mercoledì 4 febbraio 2009
Una nuova scoperta
Ho iniziato con lo hatha yoga ieri e giro su internet cercando informazione, saltando e passando di un sito all'altro leggendo diverse cose sullo stile zen, la meditazione, i chakra, i tarocchi, etc etc.
Oggi ho scoperto che si possono fare anche i tarocchi dei fiori bach cioè scegliere un fiore e oggi ho scelto questo:
Salice giallo: Si è gli artefici della propria fortuna, ci si sente protetti ed aiutati nel raggiungere i giusti meriti.
lunedì 26 gennaio 2009
Stiamo con voi
mercoledì 21 gennaio 2009
Il telegramma del Papa
Non sarà il caso che la Chiesa Cattolica invece di chiedere di dare voce ai poveri venda tutto l'oro che ha in suo possesso e sfami i poveri del mondo?
Non immagino Gesù che gira per Gerusalemme carico di anelli d'oro e intorno a lui la gente muore di fame... come che c'è qualcosa che non quadra...
lunedì 19 gennaio 2009
La solitudine
Osho The Discipline of Transcendence, Volume 1 Chapter 2
Quando vicino a noi non c'è alcun "altro che abbia rilievo', possiamo sentirci soli, oppure godere la libertà che la solitudine porta con sé. Quando non troviamo alcun sostegno tra gli altri per le verità che percepiamo profondamente dentro di noi, possiamo sentirci isolati e amareggiati, oppure celebrare il fatto che la nostra visione è salda a sufficienza da sopravvivere al potentissimo bisogno umano di essere approvati dalla famiglia, dagli amici o dai colleghi. Se in questo momento ti stai confrontando con una situazione simile, sii consapevole di come scegli di vedere la tua "solitudine' e assumiti la responsabilità per la scelta che hai fatto.
venerdì 16 gennaio 2009
Zio Fester
mercoledì 7 gennaio 2009
Una serie di eventi...
Quando tutto sembra mettersi al suo posto... succede qualcosa che in un attimo butta il castello a terra!
Ma non penso mollare!!